GIUSEPPE SANTALCO ringrazia preliminarmente il consigliere Mondello per essersi fatto carico di sottoporre all’Aula un ordine del giorno che è solo un primo tassello che però può consentire al Consiglio di entrare nel merito, in un’ottica complessiva, della gestione dei beni patrimoniali dell’Ente.

Si tratta infatti di un primo elemento che permette di iniziare a capire quali siano quei beni che da un punto di vista formale devono regolamentare, come previsto dalla legge e come dettato dalla necessità di inserire proprio quei beni nel bilancio dell’Ente.

In una fase successiva potranno discutere inserendo anche elementi e questioni che fino a questo momento non sono previsti dal codice o dalla stessa Costituzione, ma che possono derivare da un nuovo modo di pensare e di vedere.

Si dichiara aperto a questa possibilità nel momento in cui non è dettata da una matrice ideologica. Se invece vanno incontro alle esigenze della modernità, considerato che anche il diritto si evolve, è necessario entrare nel merito della discussione.

Quando il dibattito nasce dalla partecipazione e dal confronto, possono raggiungersi risultati importanti perché nel confronto si possono anche accettare idee diverse, considerato oltretutto come lo stesso gruppo Renato Accorinti Sindaco presenti al proprio interno diverse sensibilità e differenti approcci ai problemi.

Scusandosi per essere andato via l’ultima volta, fa presente di averlo fatto per essersi sentito quasi violentato interiormente. È accaduto cioè che proprio nel momento in cui il Consiglio si proponeva di procedere nei lavori, avviando delle riflessioni e affrontando una tematica importante, faceva la sua comparsa una delibera che, soprattutto a chi ha esperienza di amministrazione e di vissuto dell’Ente, e conosce l’esperienza dei funzionari e dei dirigenti, non può che apparire come una delibera scritta a più mani, che vuole iniziare un percorso e che dà comunque al Consiglio la possibilità di discutere su un argomento.

Quella delibera ha però sicuramente un fine ideologico, e non affronta il problema di cosa sia possibile fare per la gestione dei beni patrimoniali e dei beni comuni.

Questo Consiglio comunale rappresenta la migliore partecipazione dei cittadini. Hanno tutti gli strumenti per coinvolgere la cittadinanza attiva senza preclusioni. Alle commissioni possono partecipare e dare il loro contributo i portatori di interessi diffusi, associazioni, gruppi.

Gli interventi esterni di cui si parla, questi laboratori, questi forum, non hanno ragione di essere richiamati e non perché si vogliano limitare la democrazia e la partecipazione, anche perché questi gruppi annoverano i loro portatori di interessi anche all’interno del Consiglio: i consiglieri possono quindi farsi carico di rappresentare questi interessi diffusi.

Nel momento però in cui un ordine del giorno aperto non viene condiviso, ci si pone in una posizione di diversità.

Hanno un interesse unico: fare in modo che i beni dell’Amministrazione vengano utilizzati al meglio. Chi parla ha l’interesse a che venga approvato un bilancio veritiero, che riporti un’elencazione dei beni immobili patrimoniali con degli importi veri ed effettivi.

A nome del suo gruppo vota favorevolmente l’ordine del giorno.

 

GIUSEPPE SANTALCO dichiara di non concordare con chi lo ha preceduto, poiché non è vero che il Consiglio comunale deve trattare solo temi cittadini, si svilirebbe il ruolo del consigliere, ci si ridurrebbe al ruolo di provincia di basso impero.

Se si leggono le cronache di questo autorevole consesso quando c’erano i partiti che erano espressione di ideologie, di pensieri, di voglia di rappresentare le proprie idee, il Consiglio comunale aveva al suo interno autorevoli esponenti di tutte le aree politiche ed i migliori dibattiti di natura politica vertevano su temi di rilievo internazionale.

A prescindere dunque dal contenuto dell’ordine del giorno oggi superato dagli eventi, ringrazia il consigliere Sturniolo per essere intervenuto su un argomento politico in un momento in cui si rischiava di veder saltare gli equilibri geo-politici del Pianeta.

Personalmente, quindi, reputa che un ordine del giorno con quel tipo di valenza abbia diritto di entrare in un’Aula consiliare ma, poiché il tempo ha superato il documento, si asterrà, non senza manifestare il suo apprezzamento verso alcuni componenti del gruppo che fa riferimento al Sindaco perché in quest’Aula rappresentano ideologie politiche, cosa che loro probabilmente oggi non fanno.